Pagina:Rivista italiana di numismatica 1890.djvu/226

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congetture sull’attribuzione, ecc. 215

drata della terza parola abbreviativa di SANCTO1.

Nel rovescio:

CARLEMANNVS PAtricius ROMANORVM

Non posso ammettere la mancanza del nome di Pipino, re principale e padre. Lo vedrei nelle P contenute nelle due R che figurano tanto nel mio che nei tremissi di Gariel. Nel mio poi è facilissimo costrurre in ambo i lati l’intero nome.

PIPINVS col nesso


Cosi nel mio tremisse i titoli di REX e di PATRICIVS ROMANORVM verranno a riferirsi al singolare ai nomi di Pipino, di Carlo e di Carlomanno. E andrebbero d’accordo, salvo varianti insignificanti, coi seguenti indirizzi delle lettere a quei re inserte nel codice carolino: Dominis Excellentissimis Pippino, Carolo et Carolomanno tribus regibus et nostris romanorum patriciis.

Quanto poi alle sigle M • D • un amatore di monete milanesi potrebbe desiderare di leggervi MeDiolanum, ma quelle due lettere possono significare troppe cose perchè io mi attenti di darne la spiegazione.

Anche nei tremissi di Gariel crederei vedere,

  1. Credo far cosa grata al lettore riportando quella bella iscrizione:


    cioè hic pausante sancto Germano die traslationis dedit ei rex Pipinus fiscum palatioli cum appenditiis suis omnibus.