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20 | francesco gnecchi |
Questo avveniva nel 273. — L’Antoniniano di Zenobia dunque deve essere stato battuto tra il 266 e il 272 d. C., e mi parrebbe difficile stabilirne la data più precisamente.
Quanto alla provenienza, esso era compreso in un ricco ripostiglio di monete romane dei bassi tempi trovato due anni sono vicino a Tautha in Egitto. Il ripostiglio (una piccola parte del quale fu già da me descritta)1 constava di circa 5000 monete tutte di buona conservazione e appartenenti agli imperatori Gallieno, Claudio Gotico, Aureliano, Aureliano e Atenodoro, Aureliano e Vaballato, Tacito, Floriano, Probo, Caro, Carino, Magna Urbica, Numeriano, Diocleziano, Massimiano Erculeo, Costanzo Cloro e Galerio Massimiano. Ora Galerio Massimiano avendo regnato dal 305 al 311 il tesoro non potè essere nascosto prima di quest’epoca, ossia circa 40 dopo che l’Antoniniano di Zenobia era stato coniato.
Fra le 5000 monete del ripostiglio l’esemplare di Zenobia era unico.
- ↑ Ora solamente vengo informato dal Sig. A. Parazzoli del Cairo, da cni ebbi a mezzo del Sig. Gaetano Vigano di Desio l'Antoniniano di Zenobia, che a questo medesimo ripostiglio appartenevano le monete da me descritte al N. II di questi stessi Appunti sotto il titolo di: Ripostiglio di Monete Romane in Egitto. Vedi Rivista Italiana di Num. Anno I, fasc. II, pag. 151.