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soldino astigiano inedito di carlo quinto 237

scoperta di un’altra corona simile, che, oltre alla torre, ha l’abbreviatura del titolo della signoria: D • T • (Dominus Tornaci)1. È dunque assodato che durante il regno di Carlo V la zecca di Tournai coniò moneta, quantunque, come giustamente conclude il Conte de Nédonchel in un suo studio riassuntivo sull’attività di quell’officina2, ciò non sia accaduto che tout à fait exceptionnellement. Dal punto di vista meramente storico, non sarebbe quindi assurdo, il supporre che tanto quelle otto monete pubblicate dall’Heiss quanto il nostro soldino siano stati coniati a Tournai. Ma il tipo e la fattura del soldino sono così evidentemente italiani da escludere per esso a priori la possibilità di un’attribuzione a qualche zecca straniera.

Credo perciò che in queste monete la piccola torre non abbia il valore d’un segno di zecca, ma sia stata posta come ornamento o simbolo, semplicemente perchè la torre (el castillo) è lo stemma di Castiglia. Essa non avrebbe insomma un significato diverso da quello della piccola biscia che si vede al principio della leggenda in alcune monete dei Visconti e degli Sforza, oppure del giglio che si osserva in altre di Lodovico XII e di Francesco I per Milano e specialmente per la stessa Asti.


  1. Nédonchel (C.te de), Couronne d'or de Charles-Quint, seigneur de Tournai (R. de la N. B., 4° Serie, Tomo II, 1864).
  2. Sommaire historique de la Numismatique tournaisienne (Revue Belge de Num., 1882.)