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558 | b. morsolin ― medaglie del vellano di padova, ecc. |
il Gualdo ne faceva la descrizione, era già ordinato da oltre cent’anni. Fondato da Girolamo Gualdo, vissuto in Roma ai tempi di Leone decimo e di Clemente settimo, erasi arricchito, a mezzo il secolo decimosesto, delle medaglie, che adornavano quello studio di Valerio Belli, il quale fu chiamato dal Vasari «uno stupore». Aggiungasi che Paolo II, quando saliva al pontificato, era già vescovo di Vicenza, e che da Vicenza lo seguivano, a Roma parecchi cittadini, tra’ quali Guglielmo Pagello, il quale lo ebbe a servire in qualità di segretario. Questi fatti sono, mi pare, più che sufficienti a far credere che i Vicentini dovessero esser molto addentro ne’ fasti di quel pontificato, e che il Gualdo, vissuto, almeno nella sua giovinezza, co’ contemporanei di Paolo, non dovesse ignorare, in un secolo protettore e ammiratore degli artisti, quale il decimosesto, le opere degne di particolare encomio e tra le altre quelle del Vellano, ch’era vissuto in Padova, così vicina a Vicenza, e aveva lasciato di se singolar nominanza.
Aprile 1890.