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le monete dei pontefici romani, ecc. 69

impadronì dell’impero. Il nuovo Augusto offrì la pace ad Ottone, accettandone per condizione il matrimonio di Teofania con Ottone II.

La continua presenza in Italia dell’Imperatore contribuì senza meno a tenere in freno i romani, tanto che in perfetta pace e tranquillità potè passare Giovanni XIII i rimanenti anni del suo pontificato. Nulla anzi di notevole avvenne in Roma in questo tempo, se se ne tolga il solenne e festeggiatissimo matrimonio, ivi celebrato nel 14 aprile 972, del giovane imperatore Ottone II colla bellissima principessa Teofania. Pochi mesi dopo il fausto avvenimento Ottone I volle lasciare l’Italia per accompagnare in Germania il figlio e la nuora. Partito Ottone, poco ancora sopravvisse papa Giovanni, che morì il 6 sett. dello stesso anno 972; e soli otto mesi dopo (7 maggio 973) cessò pur di vivere il vecchio Imperatore.

Sono questi i fatti storici più salienti e meglio accertati, che avvennero intorno alla epoca nella quale furono battute le monete da esaminarsi. Resta a vedere se e come queste illustrino la storia da noi conosciuta, e reciprocamente vengano illustrate da essa. Esame importante, anche perchè le monete, delle quali si tratta, presentano forme e caratteri, affatto singolari e senza confronti in tutte le altre pontificie antiquiori. Agli accennati eventi di certo non ordinarî, corrisponde la straordinarietà delle monete: primo argomento per ritenere che queste appartengano ai Papi ai quali si attribuiscono, ed all’epoca trascorsa dal 963 al 972.