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142 | ercole gnecchi |
giungeva che queste prescrizioni dovessero durare a beneplacito di chi accordava la zecca, e può darsi che in seguito si sia mutata la leggenda del rovescio ad imitazione dei luigini di Fosdinovo e di altri, che avevano adottato di segnare nel rovescio la bontà della moneta.
10. Luigino. — (Gr. 1.600-2.000. - Tit. 470).
- D/ — DE • PROCVL • PRÆTIVM • EIVS
- Mezzo busto di donna a destra.
- R/ – • TRAHIT • SVA • QVEMQVE • VOLVPTAS •
- Stemma c. s. col lambello a tre pendenti. Sopra lo stemma, corona fiorita. Ai lati dello stemma 16-68.
- All’esergo A.
- (Poey d'Avant Pag. 114, n. 5247).
Questo luigino, per ora di incerta attribuzione, (a meno che, come vuole taluno, l’A posto all’esergo non voglia indicare la zecca d’Arquata), è quello che all’assaggio dà il titolo migliore.
11 Luigino. — (Gr. 1.900-2.100. — Tit. 406).
- D/ — PVLCRA • VIRTVTIS • IMAGO
- Mezzo busto di donna a destra.
- R/ — * BONITATIS • VNCIARVM • QVINQVE
- Stemma c. s. col lambello a tre pendenti. Sopra lo stemma, corona fiorita. Ai lati dello stemma 16-68.
Kunz, Il Museo Bottacin annesso alla Civica Biblioteca e Museo di Padova, in «Periodico di Num. e Sfrag.». Vol. III, pag. 275, tav. XI, n. 8.
Kunz attribuisce questo luigino alla zecca di Fosdinovo, cosi pure il Montanari1, senza darne alcuna ragione. Io sono della stessa opinione, e lo
- ↑ Montanari P., Op. cit., pag. 25, n. 89-, tav. II, n. 18.