Pagina:Rivista italiana di numismatica 1891.djvu/436

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384 c. luppi

5. Grosso c. s.

D/. PP . SAT — IVSTVS Figura del Santo, mitrato e nimbato col pastorale nella sinistra e benedicente colla destra.
R/* * DE DVLTERA • (sic) Croce1.

Le prime due monete furono dall’Ammirato2 e da Vincenzo Promis3 attribuite a Ranieri I che resse la Chiesa di Volterra dal 1251 al 1261; la terza dal Bellini e dal citato Promis è pure attribuito allo stesso Ranieri I.

La quarta è un picciolo del vescovo Ranuccio Allegretti (1320).

L’ultima da Vincenzo Promis è ritenuta del XIV secolo, e posteriore alle precedenti4.

Il ch. Umberto Rossi nel suo bell’articolo: Volterra e le sue monete, non sa acconciarsi ad attribuire le prime tre monete a Ranieri I, perché, come giustamente osserva, dalle memorie del tempo, consta che il detto Ranieri non fu mai consacrato vescovo di Volterra, ma prese soltanto il titolo di Eletto, titolo che avrebbe dovuto figurare nella moneta come, ad esempio, si riscontra in alcune monete di Gregorio di Montelongo patriarca di Aquileia (1251- 1269)5.

La prima non si può attribuire neppure al ve-

  1. Bellini, op. cit, ibidem, pag. 189, n. 1.
  2. Scipione Ammirato, Storia dei vescovi di Fiesole, Volterra e Arezzo. Firenze, 1687; pag. 128.
  3. Vincenzo Promis, Tavole sinottiche delle monete battute in Italia e da italiani all’estero. Torino, 1869; pag. 260.
  4. Promis, op. cit., ibidem.
  5. Zanetti, Monete e zecche d’Italia, tom. II, tav. III, n. 10 e 11. Schweitzer, Serie delle monete e medaglie d’Aquileja e Venezia, vol. I, pag. 18, nn, 1, 4, 5.