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486 | arturo g. sambon |
Girolamo Liparolo.
1462. (26 novembre). Jeronimo Liparolo pro concessione offici stamparum per nos (Regem Ferdinandum I) sibi concessi, nncias octo tarenos decem1.
1468. Girolamo Liparolo. È chiamato a lavorare i conii della zecca di Aquila, diretta allora da Benedetto Cotrullo, e pel viaggio e dimora di lui e dei suoi artefici e per ogni spesa necessaria per l’incisione de’ conii gli furono dati 6 ducati.
1469 (11 settembre). È di nuovo chiamato ad Aquila per lavorare i conii di quella città.
1470 e 1472. Esegue altri conii per Aquila.
1472 (marzo 16). Geronimo Liparolo riceve 21 d. e 3 t. per fare la bolla di un privilegio che il Re manda al Papa2.
1472 (maggio). Riceve ordinazione di eseguire in un giorno solo, due suggelli d’oro, di once 2 1/22. Da una parte l’effigie del sovrano, dall’altra le armi aragonesi3.
1472 (Novembre 3). Si paga la somma di 9 d. 1 t. e 5 gr. a Geronimo Luparello intagliatore de’ conii della moneta che si fa in zecca, in compimento di 52 d. 2 t. e 5 gr. per aver fornite due bolle d’oro, una pel privilegio, che il S. Padre ha fatto al Re dell’assenso del presente
- ↑ Cedole di Tesoreria, Reg. 57, fol. 244. (Barone, Le ced. di tes. Archivio Storico Nap., 1884, p. 240). Leon Cadier nel I fasc. del suo libro Études sur la sigillographie des rois de Sicile riporta una riproduzione fotografica di questa identica bolla, che conservasi al Vaticano. Nella coll. Santangelo (Museo Nazionale di Napoli) è una bolla di piombo con egual tipo.
- ↑ Nelle quietanze che Ferd. I fece ad Antonello de Petrutiis addì 13 marzo 1467 per i conti d’introito ed esito dal sett. 1456 all’agosto 1465 — fol 5 t Archivio de’ Cassinesi alla Cava. —
- ↑ R. C. S. Comuni 14, fol. 234 t.