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500 g. castellani - una medaglia fanese del secolo xv

del rovescio crede raffigurato Atlante, e alla leggenda: MEMOR FOEDERIS • cerca ragione negli avvenimenti del 1474. Non è più semplice e naturale invece trovare nella figura in piedi lo stesso Peruzzo che porta nelle mani le iniziali del suo nome grecizzato, del nome con cui venne accolto in quel cenacolo di artisti e letterati, dal quale al suo dipartirsi gli venne offerta la medaglia a ricordo del patto (foedus) di amicizia e fratellanza corso fra di loro? Perchè infatti andare a cercare tra gli avvenimenti politici o militari la spiegazione del rovescio di una medaglia che porta l’effigie di un giovane che ancora non era entrato nella vita pubblica? È vero sì che salì egli pure in fama di dotto e fu designato a pubblici uffici, ma ciò avvenne sicuramente molto tempo dopo della incisione di questa medaglia che lo ritrae in età giovanissima. Forse allora egli faceva le sue prime armi nell’arte di disegnare carte geografiche che lo condusse poi a rinomanza, e, forse a questa, forse unicamente alla prestanza della persona, dovette la fortuna di essere tramandato ai posteri dalla mano di Matteo de’ Pasti.


Fano, Maggio 1891.


Giuseppe Castellani.