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506 | b. morsolin - una medaglia di carlo v |
compiacenza non durò, come ho detto, che un momento. In quelle sporgenze, dove mi parve rilevare nel primo compartimento le iniziali IO e nel terzo P, non s’ha che un embrione informe e confuso di lettere. Si direbbe quasi che l’artefice sospendesse, incominciatolo appena, il lavoro. Io non ho sott’occhio la medaglia, che in onore di Carlo, succeduto a Ferdinando il Cattolico, eseguiva il Pomedello di Verona e nella quale conservasi un esemplare nella Coll. T. W. Greene a Winchester1. Chi avesse modo d’istituirne il raffronto, potrebbe forse conoscere o almeno argomentare se la medaglia del Museo di Vicenza accusasse per avventura il fare d’un’identica mano.
Dopo quanto s’è detto, a me non resta che una compiacenza molto modesta. È la compiacenza d’additare ai cultori della Numismatica una medaglia, inedita forse, ma certo unica, per quanto io credo, in un particolare della leggenda: voglio dire nell’accenno al titolo di re di Gerusalemme, che sarebbesi assunto con gli altri da Carlo, sin da’ primi momenti, alla sua elezione all’Impero.
- Vicenza, Luglio 1890.
- ↑ La medaglia della collezione del Greene, del diametro di millimetri 35, reca nel diritto la leggenda: karolvs . rex . catolicvs. E nel rovescio : vitoria. Eccone la descrizione dell’Armand: “Au droit : Buste à droite de Charles-Quint jeune, cheveux longs, coiffé d’une toque, portant le collier de la Toison d’or. Au revers : Une jeune homme nu, ailé, agenouillé à demi et tourné à droite, écrit sur un bouclier appuyé à un arbre. Au-dessus, un aigle, tenant au bec une couronne. A l’exergue est le monogramme de Pomedello. Cotte médaille a dû être faite entre 1516 et 1519.„ L’Armand avverte che la medaglia stessa si può vedere nell’Histor der nederlandsche Vorsten, di F. Van Mieris, edita a La Haye 1782, ma senza il monogramma; il quale, aggiunge, «manque aux autres exemplaires, que nous connaissons». Armand, Tav. II, pag. 125.