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228 alfredo comandini

allo stemma di Bergamo, e porgendo con la destra corona d’alloro, sul capo di genietto nudo che depone una moneta in un salvadanaio. In giro: BANCA MUTUA POPOLARE DI BERGAMO. Nel campo a destra: F. Broggi f. Nell’esergo: 1 GENNAIO 1880.

R/ — Corona di due rami di alloro, aperti in alto, annodati in basso; e in undici righe, nel campo: A — LIMONTA AVV. CAV. LORENZO — PER DUE LUSTRI — ZELANTISSIMO PRESIDENTE — DELLA BANCA — IL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE — IN OMAGGIO — AL VOTO DI BENEMERENZA — DELL’ASSEMBLEA GENERALE — DEI SOCI — 9 FEBBRAIO 1890.

A Roma, nel maggio 1890, ebbe luogo una grande gara nazionale di tiro a segno, la quale assunse il carattere di una patriottica manifestazione, intervenendovi oltre ai tiratori d’ogni parte d’Italia, anche numerose rappresentanze straniere.

Parecchie furono le medaglie coniate in tale occasione sia per ricordo della gara, sia come premii ufficiali e particolari; e non è possibile dare qui di tutte la descrizione; nè tutte ci fu possibile raccoglierle.

Descriviamo quelle che ci riuscì di raccogliere:


15. — Diam. mm. 53.

D/ — Testa galeata di Roma, a destra; e nel taglio del collo: Cappuccio inc. Sotto, dal mezzo a destra: ROMA MDCCCLXXXX. Sotto, a sin.: A. Pogliaghi mod.

R/ — In ghirlanda fasciata di alloro e di quercia, aquila spiegata di prospetto, volta col rostro a sinistra, tenendo con gli artigli due carabine incrociate. Nello sfondo dischi di bersaglio e stella d’Italia. In alto, ad arco: TIRO A SEGNO NAZIONALE. Nel campo a sin. Johnson. Milano.


Questa medaglia-ricordo (Tav. V, n. 5). vendevasi a Roma nel campo del tiro — ebbe meritato successo — ed uscì dall’officina Johnson di Milano.