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come nel precedente degli aurei romani, rinunciare all’interesse della scienza, tanto più che il ripostiglio sarebbe ormai impossibile ricostituirlo nella sua totalità. F. G.

Vendite pubbliche di Monete a Milano. — Durante il primo semestre dell’anno corrente ebbero luogo a Milano due vendite pubbliche di Monete. La prima fu quella del Conte M.*** di monete greche, romane ed italiane, tenuta dall’impresa Sambon il 4 Aprile e giorni seguenti. La collezione che si presentava non era molto importante e il concorso fu specialmente di piccoli amatori, cosicchè le monete di poca entità e le conservazioni mediocri raggiunsero comparativamente prezzi superiori a quelli delle poche vere belle conservazioni che vi si contenevano.

La seconda fu quella della Collezione del fu Amilcare Ancona, tenuta dall’impresa Pertusi il 3 maggio e giorni consecutivi nei nuovi locali di via Dante. Fatta e disfatta più volte dal proprietario, questa collezione numismatica non aveva più molte attrattive per grandi raccoglitori, e furono anche qui i piccoli che poterono a prezzi molto ragionevoli aumentare le proprie raccolte.

Crediamo quindi inutile citare i prezzi sia dell’una che dell’altra, chè, meno pochissimi, non potrebbero servire di base.

La Direzione.


Ai raccoglitori di Monete Romane. — Il sottoscritto, mentre ringrazia cordialmente i Signori direttori di Musei e i privati raccoglitori, che risposero premurosamente al suo ultimo appello circa i bronzi eccedenti il peso normale, i quali formeranno il tema di un prossimo studio, si rivolge nuovamente alla cortesia loro e degli altri raccoglitori di monete romane, interessandoli a fornirgli le descrizioni dei bronzi privi delle lettere S C da Augusto ad Adriano, non descritti nell’opera di Cohen. Questi bronzi non sono certo comuni; ma è probabile che parecchi esistano inavvertiti nelle collezioni.

Francesco Gnecchi.
Via Filodrammatici, 10, Milano.