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XXV.


IL MEDAGLIONE SENATORIO


saggio di una prima serie.


Come corollario di quanto si è esposto nel precedente Appunto, segue che in una nuova descrizione generale delle monete romane si debba istituire la Serie dei Medaglioni Senatorî, ossia dei multipli delle monete senatorie, che faccia riscontro a quella, dei Medaglioni imperiali. — Ma quali sono questi multipli? Quando incomincia una moneta a poter essere considerata come multiplo? Ecco un problema, che in teoria può sembrare molto semplice, ma che invece nella pratica offre difficoltà e complicazioni non lievi. I bronzi senatorî romani, pesati a uno a uno, presentano una gradazione indefinita di pesi diversi; e, per citare un solo esempio, avendo pesati circa 600 Gran Bronzi d’Antonino Pio, trovai una scala progressiva che dai 16 grammi va fino ai grammi 32,50. Pochissimi scendono vicino al peso minimo, come pochissimi s’innalzano verso il massimo; ma, oscillando fra questi lontanissimi estremi, il numero dei pezzi va sempre aumentando di mano in mano che si avvicinano al peso medio, il quale si può calcolare a poco meno di 25 grammi e mezzo. Il Kenner colla sua teoria eminentemente tedesca molto fine ed anzi forse troppo sottile, nella gradazione di tali pesi ha trovato non solo la monetazione leggera e la pesante, ma ha stabilito la graduatoria