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Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/544

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infatti, gl’istituti scientifici sono organizzati su basi grandiose, ed il ricco Gabinetto Numismatico non forma che un reparto della Sezione delle Antichità del Museo Nazionale diretto dall’illustre scienziato e patriota Francesco Pulszky. Questi ebbe la bontà di presentarmi e raccomandarmi al ch. Prof. Giuseppe Hampel, che insegna archeologia in quella R. Università ed è Conservatore-Capo del Gabinetto Numismatico, di cui il Dott. Kuzsinszky ed il Dott. Réthy sono Conservatori-Aggiunti, il primo per la parte antica, il secondo per la parte medioevale e moderna e per la serie speciale ungherese.

“La cortesissima accoglienza avuta mi rese possibile di darmi conto sommariamente della vasta suppellettile scientifica contenuta nel Gabinetto, quantunque per circostanze sfavorevoli (sopratutto per la inopportunità della mia visita, procedendosi in quei giorni ai preparativi per le grandi feste pel 25.° anniversario dell’incoronazione del Re d’Ungheria) mi dovessi limitare ad un esame affrettato.

“Il Gabinetto raccoglie particolarmente i monumenti numismatici trovati in paese, e suo vanto principale è la serie preziosissima delle monete barbare trovate appunto in Ungheria; sono circa tre migliaia di pezzi importantissimi, in parte imitazioni di tipi greci e delle consolari romane. La serie delle monete ungheresi medioevali e moderne, poi, è strabocchevolmente doviziosa, e dopo l’acquisto della sezione relativa della Collezione Montenuovo è divenuta la prima nel suo genere. Notevole è anche la raccolta delle medaglie ungheresi; le più belle fra esse sono esposte in vetrina, assieme ad una collezione sfragistica e ad un saggio della monetazione ungherese e transilvana, ecc., ecc.”


Premio per medaglie. — Nel fasc. II del corr. anno (pag. 259-260), abbiamo pubblicato il concorso bandito dalla R. Accademia di Belle Arti in Milano, per Medaglie ottenute da conii d’acciaio incisi a mano. Il premio era di L. 1000 (mille), generosamente destinate da una persona benemerita, che desidera mantenere per ora l’incognito. Termine della consegna, il 30 settembre u. sc. I concorrenti furono tre; le medaglie vennero esposte al pubblico nelle