Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/547

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notizie varie 523

caso poi che l’originale presenti qualche imperfezione, si ritoccano i conii, come s’è visto per la capigliatura di Tranquillina. Quanto al metallo, si dice che i falsificatori si servano di gran bronzi autentici, ma di nessun valore, e cosi, riconiandoli, ottengano l’apparenza della patina antica.


Corso di Numismatica. — Nel p. v. gennaio, il Dottor Solone Ambrosoli, libero docente presso la R. Accademia Scientifico-Letteraria di Milano, darà principio al suo corso di Numismatica. Le lezioni saranno pubbliche, e si terranno il venerdì dalle 10 alle 11 ant., nella sala del Gabinetto di Brera.


Aforismi numismatici. — Un giornaletto settimanale eclettico di Milano, che s’intitola Il Bene, pubblicò nel 1891-92, sotto il titolo di Conversazioni numismatiche, alcuni articoli elementari, inviati da Roma e firmati col pseudonimo di Pertinax, i quali possono formare una specie di manualetto popolare di numismatica generale. Col N. 33 dello scorso Agosto si dava l’ultimo capitolo, ossia la conclusione delle dette conversazioni, la quale riassume quasi a guisa di Catechismo numismatico, una serie di precetti e di aforismi, in cui è riassunto il risultato di una lunga esperienza. Accordiamo a questo breve capitolo un posticino fra le Notizie Varie, parendoci che, quantunque il vecchio Pertinax lo abbia scritto come chiusa del suo trattato molto elementare, dedicato ai raccoglitori novelli, qualche interesse può offrirlo anche ai lettori della nostra Rivista.

I.

I piaceri umani sono tutti più o meno presto esauribili; quello del raccoglitore fa una splendida eccezione a questa regola generale.

II.

I piaceri sono sempre più intensi quanto più costano fatica a raggiungerli, e quanto più lunga è la strada che vi conduce.

III.

Chi inizia una collezione, si guardi bene dall’acquistarne una bella e fatta. Ne perderebbe ben presto il gusto.

IV.

I desiderî devono essere proporzionati alle forze di ciascuno. Chi troppo desidera, non gode neppure il poco che gli è dato raggiungere.