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V.

La pazienza deve essere una delle doti indispensabili del raccoglitore. Chi non è paziente rinunci addirittura alle collezioni.

VI.

Chi vuole assolutamente un dato oggetto, riesce ad averlo, ma è certo di pagarlo caro. Chi vuol comperarlo bene, non abbia mai premura e aspetti che gli venga offerto. — Sia però nello stesso tempo disposto a vederselo portato via da un compratore più generoso.

VII.

Una certa diffidenza è dote indispensabile pel raccoglitore, e sarà bene non dimenticare mai il vecchio adagio: Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.

VIII.

Fra le varie collezioni, quella delle monete è la più solida, quella che meno deperisce, e quella che maggiormente acquista pregio col tempo.

IX.

Quasi tutte le monete rare furono falsificate e lo furono molte anche fra le comuni. Quindi la prudenza e la circospezione negli acquisti non saranno mai troppe, e converrà tener sempre bene aperti gli occhi, dovendosi sovente lottare con chi mette in opera tutta la propria abilità per ingannare.

X.

Svariatissimi sono i generi di falsificazioni. Alcune monete sono completamente false, ossia furono coniate o fuse in tempi posteriori. Altre sono semplicemente falsificate. Talora a una
moneta genuina venne cambiato il nome, talora due monete pure genuine furono segate a metà e colle due metà riunite si formarono monete non mai viste e che non esistettero mai.

XI.

Una norma precisa per giudicare le monete false è impossibile darla. Non v’ha che la lunga pratica, corroborata da qualche sbaglio pagato di borsa, che valga a procurare a poco a poco quell’occhio esperto che, senza ragionamenti, decide dell’autenticità delle monete.

XII.

Una regola costante è quella che le monete rare non devono nel loro aspetto per nulla differire dalle comuni. Quelle false o falsificate hanno sempre, nei tipi, nei caratteri, nella patina, nel metallo, un certo aspetto che si scosta da quello comune delle monete genuine.

XIII.

Al primo presentarsi di una moneta rara è buona regola di immaginarsela addirittura falsa, e non recedere da questo primo giudizio, se non quando tutti gli argomenti vi persuadano a cambiare opinione.

XIV.

Finchè non avete pratica sufficiente per giudicare sicuramente coi vostri occhi, non fate affari con gente di dubbia fede.... e se ve ne asterrete anche in seguito, non avrete mai a pentirvene.

XV.

Non pretendete d’essere infallibili. La scuola tutti l’hanno a pagare, e se alle volte vi capi-