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242 | emilio motta |
144. — 1447-1450. — Serie delle monete battute dalla Repubblica Ambrosiana [Gnecchi, Le Monete di Milano, p. 64-65]1.
145 – 1447, ottobre 12, Campo di Piacenza. — Francesco Sforza elegge Sirino de Bruxamantius, fabbro e cittadino pavese, ad assaggiatore della zecca di Pavia [Reg. ducale, n. 85, fol. 124I3].
146. — 1447, ottobre 12, Ivi. — Guiniforte de Guilinis fabbro pavese eletto in “intaliatorem ferrorum operandorum ad fabricandum aurum, grossos, sextinos et imperiales „ alla zecca di Pavia [Loc. cit.].
147. — 1447, ottobre 12, Ivi. — Filippino da Pescia, cittadino pavese eletto soprastante della zecca pavese [Loco citato].
148. — 1447, ottobre 12, Ivi. — Raffaele de Notis, cittadino pavese scelto a custode della zecca di Pavia " hoc ordine quod idem Antonius debeat tenere clavem unam domus in qua fit zecha ipsa, ac clavem capsoni in quo reponuntur ferri stamporum et compilationis monete „ [Loc. cit., fol. 124|3 tergo].
149. — 1447, ottobre 25, Ivi. — Francesco Sforza, conte di Pavia, ne affida la zecca ad Ambrogio de Pinctoribus e ad Agostino de Astari di conformità a certi appositi e ben determinati capitoli [Brambilla, Monete di Pavia, p. 488 seg. e anche p. 458]2.
- ↑ Giustamente qui si obbietterà che dovevasi da noi scindere l’epoca della Repubblica ambrosiana da quella viscontea. Non abbiamo creduto di doverlo fare, a motivo della esiguità dei documenti riflettente quel turbinoso periodo, che del resto, visto il cozzo dei pretendenti alla successione di F. Maria Visconti, può ben ritenersi di dominio storicamente visconteo.
- ↑ Documento che si legge altresì nel Registro ducale, n. 85 a fol. 124,2 dell’Archivio di Stato milanese. Soltanto che in questo testo è