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30 solone ambrosoli

risultati utilissimi sotto l’aspetto storico, e presenti in molta parte un campo ancora inesplorato alle ricerche ed alle soddisfazioni dell’indagatore.

Questo studio si giova in particolar modo dei sussidi della Paleografia e dell’Araldica, per decifrare principalmente le abbreviature onde sono infarcite le iscrizioni delle monete medioevali, e per distinguere gli stemmi, i quali talvolta sono l’unico argomento per poter classificare la moneta. E se al primo scopo si può provvedere egregiamente coi trattati di Paleografia o colle nozioni apprese da valorosi insegnanti, al secondo non si può quasi provvedere che coli’ impratichirsi degli stemmi medesimi, in modo da saper riconoscere a prima vista a quale stato, a quale città, a quale famiglia appartengano. Infatti, le nozioni teoriche e i trattati d’Araldica poco giovano al numismatico, poiché questi, per lo più, non ricerca negli stemmi che un mezzo materiale di riconoscimento. Su questo punto, dovrò dunque limitarmi a semplici esercitazioni pratiche, indispensabili d’altronde, e sempre utili poi indirettamente sotto il riguardo della cultura generale.

La grande fioritura del Rinascimento non poteva lasciar deserto il campo della Numismatica, che, de• poste poco a poco le spoglie medioevali, vediamo trasformarsi ed abbellirsi di splendidi capolavori monetari; mentre sorge e si propaga alla Germania ed alla Francia la nuova arte della medaglia, creazione del genio italiano. Per tal modo ha principio la vasta Numismatica moderna, continuazione e complemento di qu ella del Medio Evo, senza che fra esse sia possibile di stabilire una divisione precisa, perchè il p assaggio dall’una all’altra si eff’ettua per gradi e quasi insensibilmente, e perchè l’epoca di transizione non coincide, anzi varia notevolmente, da paese a paese.

Per opportunità, dividerò le monete medioevali