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documenti visconteo-sforzeschi, ecc. 379

del banco mediceo in Milano [Arch. civ., Lettere ducali 1456–1461, fol. 205].

Ci piace ricordare il Portinari, diventato poi questore delle entrate ducali, come quello che nel 1460 fece innalzare in S. Eustorgio la celebre cappella di S. Pietro Martire, opera del Michelozzo. Morì agli 11 gennaio 1468 (Forcella, Iscriz. milanesi, II, 68. — Dr. Casati, Documenti sul palazzo chiamato «il Banco Mediceo» in Arch. stor. lomb., 1885, fase. III, ed altri). Nel Registro ducale, n. 42 (1465-68) dell’Archivio di Stato molte notizie per il Portinari. Continuò il banco suo fratello Accerito.

186. — 1456, ottobre 23, Milano. — Lettera di Francesco Sforza al Consiglio segreto ducale per la punizione dei detenuti esportatori di oro e monete a Genova ed altrove [Missive staccate anno 1456, fol. 438 t.].

«Dominis de Consilio nostro secreto.
«Havendo nui havuto molte et infinitissime querele et lamente, che de questa nostra citade et del paese nostro se portavano ad Zenoa et altroe le monete nostre dove poy se fundevano et fabricavano in altre pegiore monete, et ancho che era pegio, gli erano molti che le facevano fundere qui et poy mandavano largento via, secretamente, et havendo longo tempo suportato, pur aspectando questi tali se dovessino retrare da tale cosa, novamente essendo avisato che questa cosa non cessava, imo era reducta in tale usanza che qui non se trovava più monete, se non monete forestere et triste, che erano casone de fare andare loro (l’oro) a pretio extremo, et de fare che alla nostra cecha non se poteva fabricare moneta, in grandissimo detrimento de la camera nostra et totale desfatione de questa nostra cita et populo et che de questo molto se murmura et faceva stare molte gente male contente. Et sentendo che alcuni mullateri de presente ne portavano una bona soma ad Zenoa, mandassimo ad Pavia Giohanne Giappano nostro Cancellero ad farli cerchare et ne trovò assay bona soma si de monete comò de argento el qualle ne ha portato como haveti inteso. Da poy sentendo gli ne era remaso de laltri che non haveva trovati, lo remandassimo cum piena commissione de trovarli per ogni via et cossi andato, ne ha trovato magiore suma che prima quali pur ne ha portati. Et non volendo nuy