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tre monete inedite di carlo iii di durazzo 475

vissuto circa un secolo innanzi, o quello della Zecca di Chiarenza, ad altro non mirava il monetiere di Campobasso, se non a dare maggior garanzia di successo alla monetina del contado di Molise, potendo quei nomi, nello scambio frettoloso del commercio, assicurare la preferenza ai tornesi di Campobasso, giacché toglievansi più volontieri i tornesi antichi, per esserne la lega più abbondante di argento.

Quanto poi al loro valore, trovo che sotto Carlo I i tornesi correvano, nel reame, a ragione di 20 tornesi al tarì; nel 1291, se ne davano 25 al tari; ma nel XIV secolo, scemata di molto la quantità d’argento nella lega, dovevano valere ancor meno.