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Pagina:Rivista italiana di numismatica 1895.djvu/457

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LA ZECCA DI CAMPOBASSO


I.


Mai altra zecca, come quella di Campobasso, venne più lentamente, ed ultima tra molte, a dare il suo contributo, modesto, ma interessante, alla numismatica; di maniera che oggi, a diradare le tenebre in cui è involta, pel tempo e per la quasi assoluta mancanza di documenti, o dispersi, o da intempestiva gelosia tenuti nascosti, si corre pericolo d’averne le mani spellate.

Pure la carità di patria e l’affetto al capoluogo della provincia natia m’inducono ad assumere il grave compito d’illustrare la zecca campobassana; e voglia Dio che la materia si renda facile e si presti malleabile al mio povero ingegno.

Ben quindici sarebbero i diversi tornesi, al tipo di Chiarenza, fin oggi conosciuti, secondo gli scrittori e le varietà esistenti; ma io aggiungerò a quelli un altro, non assolutamente inedito, da collocare primo fra tutti. Esso porta:

D/ – + CAMPIBASSI Croce patente.
R/ – + CAMPIBASSI Tempio fiancheggiato da due bisanti. Come da figura posta nella presente monografia.