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di alcune monete della zecca di verona 81

e II della tavola. Del resto il rovescio è simile a quello del denaro che il Zanetti attribuì ad Enrico II (I) (1002-1024)1 ed è piano come quello, mentre i denari della zecca di Verona che appartengono verosimilmente ad Enrico III, IV e V sono caucci come le monete dei loro successori fino alla metà circa del XIII secolo, e diversi da questi, di Enrico II e di Corrado II, per la differente disposizione delle lettere del rovescio.

L'assegnerei perciò a Corrado II (1026-1039), del quale, per quanto m'è noto, non si conosceva moneta battuta a Verona.


ENRICO III (1039-1056), ENRICO IV (1056-1106), ENRICO V (1106-1125).


3. — Arg., Peso mill. 550.

D/ — ENR INPERATO — NR e NP in nesso. In cerchio : Croce.
R/ — + VERONA — In cerchio : Croce.
Museo di Trento. Tav. II, n. 3.


4. — Arg., Peso mill. 450.

D/ — HENRICVSRE — Scritto da destra a sinistra - HE in nesso. In cerchio : Croce.
R/ — + VERONA — In cerchio: Croce. (Ripostiglio di Vadena).
Museo di Trento. Tav. II, n. 4.


5. — Arg., Peso mill. 580.

D/ — HENRICVS — In cerchio : Croce.
R/ – + VERONA - c. s.
Museo di Trento. Tav. II, n. 5.


  1. Zanetti, Op. cit. T. IV, n. 17.