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398 emilio motta

543. — 1466, giugno 10, Caravaggio. — Il podestà Salomone Guinzoni informa il duca intorno a certi ebrei, venuti dal territorio veneto, tra i quali uno orefice, “che facea annelli, predi e argenti et monete false„. Averli " sustenuti nel partire suo ala porta de questa terra et facti conducere nele forze mie ali quali ho retrovate argento, prede et anelli con tra fati et anchora alchune poche monete false et così duy grossi de argento cum la figura de nostra dona perforati nel mezo et molte lettere la cui continentia perochè sono scritte in hebrayco non intendo, né ho proceduto più ultra.„ Aspetta ordini ducali per metterli " aia, tortura per investighare i loro manchamenti. „ [Classe: Zecca].

544. — 1467, ottobre 3, Milano. — Lettere di Pietro da Trivulzio, Giov. da Melzo e Franceschino da Castel San Pietro, commissari sopra le monete, al duca Galeazzo Maria Sforza, a proposito di Michele da Cremona e Zigolino, spenditori di monete false, e di Giovanni Antonio da Cremona intagliatore delle medesime. [Trivulziana. Cod. 2234, fol. 239].

    Perchè V. Ex.tia del tutto sia advisata havemo facto detenere in la rocha de Porta Vercellina de questa vostra inclyta città de Milano uno Antonio Bonizo speciaro del qdm Ill.mo Signore de felice memoria vostro patre el quale sta in casa de Michele da Cremona Cancellero de V. S. et un altro chiamato Zigolino falchonero del prefato olim Ill.mo Sig.re li quali tutti doi son trovati spendere monete falze cioè trentini sexini et treline sotto el stampo de V. S. et parpaiole de Savoglia et quindecini de Morano todeschi: et hanno confessato che scientemente conio monete falze li spendevano per guadagnare, et volendo noi intendere lorigine de diete monete per potergli provedere, el dicto Antonio dice che queste son de le monete chavea el dicto Michaele da Cremona le quale portandole alla zecha per fare fundere, in la via tene modo de cavarne fora alcuna quantità, et gionto chel fò ala zecha hebe industria de cavarne altra quantità in modo che in tutto confessa haverne tolto circa libre trenta una; pur senza saputa, com ha confessato, del dicto Michaele, et in casa sua ne fon (furono) trovate de tutte predicte monete circa libre 29 imper. et cossì ne daseva al dicto Zigolino che ne spendesse et lui