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202 carlo kunz

Museo di Cagliari, l’illustre dottore Luigi Pigorini, che diede principio alla pubblicazione di quello del Regio Museo parmense, alle dotte sue cure affidato, e l’egregio cavaliere Bottacin, il quale si è proposto di effettuare quello delle monete e medaglie che compongono il Museo da lui intitolato. Ma poiché la compilazione di un catalogo generale di tutte le serie ivi accolte richiederà tempo, ho stimato potesse intanto tornare opportuna una succinta notizia che desse ragione dell’importanza di quelle raccolte, e ne facesse risaltare i pregi generali e le specialità più meritevoli di rimarco. Gli è ben vero essersi di già ciò fatto per opera dell’illustre signor professore Andrea Gloria nella Relazione dei doni offerti al Civico Museo, impressa nell’anno 1867, ma poiché suo scopo era soltanto quello di porgere una generale idea del Museo Bottacin, così restami ancora campo aperto per farne alquanto più lungo ragionamento, ed è ciò che ora intraprendo.

Il Museo Bottacin, come disse di già il prelodato signor professore, componesi di sei parti o serie distinte, disposte con bell’ordine in altrettanti stipi di elegante e solido lavoro, eseguiti a spese dello stesso donatore, unitamente ad ogni altro arredo indispensabile a quella sala. Il primo contiene la serie delle monete di zecche italiane, escluse quelle che fanno parte delle seguenti: pontificia, veneta e napoleonica; il secondo rinchiude la serie delle monete, bolle e medaglie dei romani pontefici; il terzo quello delle monete venete; il quarto una collezione di monete e medaglie della grande rivoluzione europea, di Napoleone I sino al trasporto delle sue ceneri a Parigi, e dei membri della sua famiglia; nel quinto è disposta una incipiente raccolta di nummi dell’antica Roma repubblicana ed imperiale, e nel sesto una collezione di fac-simili di oltre tremila pregevoli cammei, che si conservano in vari Musei d’Europa. Il centro della sala è adorno di una vaga custodia a vetri, nella quale per ora stanno esposti alcuni pregevoli medaglioni d’argento e di bronzo, una raccolta di monete, medaglie e sigilli che ricordano i fatti che iniziarono e portarono quasi a compimento la indipendenza di tutta Italia, ed un prezioso aureo anello-sigillo pel doge Paolo Renier. Ammiransi inoltre in quella sala un