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50 luigi frati

la famosa bolla, che fu chiamata una vera crociata1. In tale condizione di cose perduta il Bentivoglio ogni speranza di aiuto e di ragionevole difesa, si procacciò dal Signore di Francia un salvocondotto, e la sera del primo novembre, a ore tre di notte, al segnale di colpi di bombarde dato dai francesi mandatigli incontro dal Chaumont, viceré di Milano, uscì coi figli e molti aderenti da Porta S. Mamolo, dove trovò l’Allegre, Galeazzo Visconti e Antonmaria Pallavicino con ottocento cavalieri, che li condussero al campo francese, e d’indi a Busseto, castello del Pallavicino.

Partiti i Bentivogli, furono tosto spediti quattro oratori ad Imola, acciò facessero dedizione della città al Pontefice, e lo pregassero a levar l’interdetto, e dar ordine che le truppe francesi si allontanassero da Bologna. Intanto la Città, benché sprovvista di capo, rintuzzava con energia gli sforzi dell’esercito assediante, quando, per consiglio di un popolano, calata la saracinesca di ferro alla Grada, le acque rigurgitanti del Reno allagarono le campagne circostanti a Val di Ravone per modo, che le milizie francesi dovettero abbandonare l’assedio, e ripararsi a Castel Franco; donde, riscattate le artiglierie, si ritirarono oltre Scoltenna lasciando hbero il territorio bolognese.

Erano in questo mezzo venuti a Bologna il Cardinale Frangiotti, destinatovi a Legato, e il Cardinale di Rohans a togliere l’interdetto, e ad annunziare l’ingresso del Pontefice pel giorno di s. Martino. Il popolo, che avea già destituito l’antico magistrato de’ Sedici, e creatone un nuovo di Venti, intese con gioia quest’annunzio, posò le armi e riprese i consueti esercizi della vita, attendendo con impazienza l’arrivo del nuovo Principe. A questo fine si stavano arredando le vie, per le quali doveva passare, quantunque la piovosa stagione non concedesse di mettere in decoroso assetto, a seconda del desiderio.

Giunto il Pontefice la sera del 10 alla casa suburbana dei Crociferi, ove lasciò buona parte del suo seguito, egli

  1. Vedila riportata nelle Memorie pubblicate per la vita di Giovanni II Bentivoglio, del Conte Gio. Gozzadini. Bologna 1839, in-8. Doc. LXXXIV.