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miscellanea numismatica 77

La seconda moneta del signore di Crema, ch’è di lega, a circa la metà di fino, trovai pesare grammi 1,000 in esemplare di buona conservazione. Giudico essere un soldino o la metà del bolognino. L’iscrizione del primo lato: † georgivs — † benzonvs, si completa con quella del rovescio, ove leggesi: dominvs f creme. 3 c. Nel mezzo del diritto vedesi l’arme dei Benzoni, uno scudo rotondato vaiato, col capo carico di un cane passante, nell’area del rovescio campeggiano le iniziali g. b. (Tav. II, n. 2).

È questa l’arme più antica dei Benzoni, e trovasi variamente raffigurata e descritta negli autori. Perchè se i più fanno lo scudo di vajo col capo d’azzurro caricato di un cane d’argento, alcuni dicono lo scudo padiglionato, altri pongono nel capo un leone, e così variano pure nei colori: ma è certa la prima lezione quanto all’arme che alzava Giorgio Benzone nel tempo in cui improntava codesta moneta. L’inquartatura vermiglia col leone d’oro ensifero, ch’egli aggiunse posteriormente, fu di concessione del duca Filippo Maria in occasione che insignivalo del titolo di Conte e l’arme così inquartata, non sempre degli stessi smalti, fu mantenuta nei varii rami della sua discendenza.

Di questa moneta esiste una moderna contraffazione, non difficile a riconoscere al taglio tozzo ed ineguale delle lettere, alla regolarità del contorno, all’argento troppo fino ed al peso troppo alto. Un esemplare ch’io conservo di cotal sciagurata manifattura pesa non meno di grammi 2,000, il doppio del peso riscontrato nella moneta genuina! Ma giova notare esservi anche qualche esemplare di minor peso, artificialmente ossidato, onde occultare la troppo finezza del metallo impiegato1.

La terza ed ultima moneta del Benzone è quella recata

  1. L’industria dei falsificatori di monete, di queste arpie che inzozzano il banchetto di una scienza cotanto attraente, fiorisce ancora sempre, e particolarmente sì numerose sono le contraffazioni di monete venete e di quelle dei Patriarchi d’Aquileja, ben note a tutti gli onesti raccoglitori di esse, come ne è nota la provenienza. Per lungo tempo ebbero desse corso sotto il patrocinio di qualche sedicente cultore scienziato della numismatica e molte di esse fecero brutta mostra di