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44 francesco gnecchi

punto di vista, offrono materia a qualche osservazione, rappresentano un buon terzo, proporzione assolutamente straordinaria, e che, per dirla con frase sportiva, segna forse il record nel genere. E passo alla descrizione.


CLAUDIO.


1. Medaglione d'Argento battuto ad Efeso. — Dopo Coh. 4.

Dia. Mill. 23. Peso gr. 7,400.

    D/ — TI CLAVD CAESAR AVG GERM P M TR P. Testa laureata a sinistra.

    R/ — P P OB CIVES SERVATOS in una corona di quercia.


(Tav. I, N. 1).


DOMIZIANO.


2. Medaglione d'Argento di conio romano. — Dopo Coh. 6.

Dia. Mill. 29. Peso gr. 13,500.

    D/ — IMP CAES DOMIT AVG GERM P M TR P XI. Testa laureata a destra.

    R/ — IMP XXI COS XVI GENS P P P. Pallade a destra su una doppia prora di nave, collo scudo, in atto di lanciare un giavellotto. A' suoi piedi una civetta. Sulla carena si vedono due piccole figure, quella a sinistra seduta e l'altra inginocchiata davanti ad essa1. (Anno 92 d. C).

(Tav. I, N. 2).


La sola differenza fra l’esemplare ora descritto e quello descritto dal Cohen al N. 6, come già appartenente alla collezione Duprè, consiste nella mancanza dell’egida al busto di Domiziano. La piccola varietà, trascurabile in una moneta

  1. Le due figurette non sono in verità molto distinte sul medaglione; ma sono evidentemente le stesse che vediamo riprodotte su molti aurei e molti denari di Domiziano. Cohen (vedi suo N. 143) crede vedervi, una figura seduta e una in piedi; ma su di un aureo a fior di conio io distinguo senza dubbio la seconda figura inginocchiata davanti alla prima, e tale parmi l’atteggiamento delle due figure anche su tutte le altre monete, per quanto generalmente esse siano appena accennate.