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46 francesco gnecchi

Nel caso invece che il tempio fosse stato innalzato dall’imperatore a Roma, al senato e al popolo romano, la lettura potrebbe essere:

ROMAE, SENATVI, POPVLO AVGVSTVS.


Alcuni dati storici che a me mancano, potrebbero forse far scegliere fra le due interpretazioni, le quali in ogni modo ho creduto bene di dare, se non altro perchè altri le possa combattere e scartare.


4. Medaglione d'Argento di conio asiatico. — Ined. d. Coh. 15.

Peso gr. 9,450.

    D/ — HADRIANVS AVGVSTVS P P. Testa nuda a destra con un principio di paludamento.

    R/ — COS III. Pallade (o Roma) galeata seduta a sinistra su di una corazza con una vittoriola e un'asta.

(Tav. I, N. 4).


5. Medaglione d’Argento di conio asiatico. — Ined. d. Coh. 15.

Peso gr. 9,800.

    D/ — HADRIANVS AVGVSTVS P P. Testa laureata a destra.

    R/ — COS III. Pallade (o Roma) seduta a sinistra su di una sedia con una vittoriola e un'asta.

(Tav. I, N. 5).


È curioso che in una collezione tutt’altro che numerosa, come era quella del Sig. Boyne, si trovassero due varianti di un rovescio affatto inedito. Nei diversi rovesci descritti da Cohen con Pallade essa è sempre rappresentata in piedi, e in nessuno è rappresentata Roma.

Ma la curiosità d’uno di questi esemplari (Tav. I, N. 5) consiste nella contromarca che porta al rovescio. L’interpretazione mi diede molto a pensare, sembrandomi sulle prime di’ leggervi IMP ES o IMP RES e, sia nell’un caso come nell’altro, nessuna spiegazione plausibile mi si presentava, restandomi di pili il dubbio anche sulla correttezza della lettura materiale. Alla fine però potei esclamare Eureka! quando scopersi la chiave dell’enigma, leggendovi la nota contromarca di Vespasiano IMP VES. Ciò potrebbe, anzi deve parere assurdo alla semplice enunciazione; ma ogni meraviglia cessa quando si consideri che il fatto enunciato non significa punto