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DI OTTAVIO FALCONIERI 33

cora si manifesta sempre più falsa l’opinione del Glandorpio, e d’alcuni Critici, i quali con la L doppia, e con la V hanno usato di scrivere questo cognome, quasi egli traesse origine da Sylla, e non da Silus, siccome argomenta eruditamente Antonio Agostini dal significato di quella parola, il quale è, secondo Festo, di uno, che abbia il naso arricciato; onde a somiglianza di ciò le celate, che chiamavansi anch’esse Cilœ. e Silus, fu ancora cognome de’ Sergi, e de’ Licinj.

L. PONTIVS. MELA. Questi è lo stesso, di cui si legge il nome nella Piramide, il quale non solamente fu uno degli eredi di Cestio; ma ebbe ancora la cura di fabrlcargli, come si è veduto, il sepolcro a suo arbitrio e di Potho liberto. Il cognome dì esso, ciò che ne insegna manifestamente quest’iscrizione, è di Mela, non di Clamela, o Clamella, come mostrano di aver creduto molti Antiquarj1, i quali in quella della Piramide hanno scritto CLAMELAE senz’alcuna distinzione di punto, che pure ora vi si vede chiaramente, oltre a qualche poco di distanza fra la prima sillaba, e le due seguenti. Più manifestamente di tutti gli altri è incorso in questo errore il Glandorpio, il quale usando di porre nelle Famiglie diversi cognomi, secondo l’ordine dell’Alfabeto, nella Ponzla pone il cognome di Clamella, avanti quello di Cominio, di Fregellano, e di Erennio; dove che s’egli l’avesse preso per MELA, o MELLA, gli avrebbe dato luogo dopo quello di Luciano, e di Massimo. Eppure egli poteva avvedersene facilmente, osservando, che il cognome di Mela era usato non solamente nelle Famiglie Annea, Aquilia; e Pomponia: ma nella Ponzia [Gruter. a car. Decc. LXXV] stessa, come in quella Iscrizione:

DIS MANIBVS.
L. PONT. C. F. MELL.
L. PONTIVS.
EVTYCHVS. SIBI.


E’ di più unito con la Tribù Claudia, la quale [Gruter. a car. 100] vien significata in CLA. come in quest’altra.



CONCORDIAE,
C. AQVILIVS. C. F. CLA. MELA.

Tom. IV. c
  1. (*)