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54 | la roma sotterranea cristiana |
considerato asilo mortuario, fu tra’ due secoli accennati, quarto e sesto; mentre assai più antico è il sotterraneo.
Ma se l’epigrafia assicura il fatto; la ragione del chiudersi alla pubblica e comune umazione, non basterà argomentarla dalla rarità e cessazione degli epitaffi; ma dee cercarsi nella istoria contemporanea. Ebbene, l’aspra guerra, gli assedi, la desolazione portata dai barbari a Roma e nei suoi contorni, fu senza dubbio la principal cagione, onde il Callistiano cimitero, caduto nelle nemiche mani, venisse abbandonato e deserto. E non è infatti di cotesti tristissimi tempi la creazione dei sepolcri intramurani; e la costituzione, già ricordata, di papa Giovanni III intorno all’ufficiatura delle chiese e dei cimiteri estramurani? Non resta più dunque a dubitare che l’ultimo limite cronologico della necropoli a cielo aperto di s. Callisto, è segnato dallo scorcio del secolo sesto; siccome il primo, (e si prova per tanti dati dall’epigrafia desunti e dai cronologici monumenti) dalla metà del secolo quarto. Il medesimo prova l’autore essere avvenuto in tutti gli altri suburbani cimiteri. Imperando il magno Costantino, si principiarono a costruire sopra terra (senza peraltro dismettere tosto l’uso dei sotterranei) entro ed attorno alle nuove basiliche (dette pur coemeteria) ogni maniera di sepolcri e sepolcreti, i quali andarono poi moltiplicandosi sino alla morte dell’imperatore Giuliano (an. 364), e giunsero al massimo svolgimento sotto il pontificato di papa Damaso (366-384).
Nei secoli però delle persecuzioni i cristiani, d’ordinario, preferirono le oscure e recondite tombe sotterranee, per ascondere agli occhi profani de’ gentili e alle angherie imperiali le mortali spoglie dei loro cari fratelli, e a eludere insieme la sorveglianza del Collegio dei Pontefici; il quale esercitava su i sepolcri un’autorità giurisdizionale, e prescriveva per sino il rito (piaculum) nella traslazione che potesse accadere di un corpo da una tomba ad un’altra. E qui prego il lettore a leggere le auree pagine di comento intorno la giurisdizione sui sepolcri del Collegium pontificum, dettate dal ch. Autore nel suo non mai abbastanza lodato Bullettino d’arch. crist.
Stabiliti pertanto i limiti cronologici del Callistiano cimitero sopra terra, rivolge le medesime indagini a trovar quelli del sotterraneo. Il criterio che adopera a stabilirli, è il medesimo che, come il più certo e sicuro, usò per il superiore; fondato, cioè, sulle date certe, su i caratteri paleografici, su lo stile, nomenclatura ec. della epigrafia, e più, sopra speciali dati archeologici, che nel sotterraneo gli si offrono a preferenza; i sigilli, cioè, figulini, le monete ed ogni maniera di