Pagina:Rosa Luxemburg - Lo sciopero generale il partito e i sindacati.djvu/39

Da Wikisource.

— 39 —

lora, l’uno dopo l’altro, grandi strati sociali, ove l’asprezza delle opposizioni di classe è giunta al punto estremo, ove si è accumulata la materia infiammabile, ove s’incontra tanto «assolutismo russo» sotto la sua forma più rude, e dove, dal punto di vista economico, sono ancora da cercare i più elementari regolamenti di conti con il capitale.

Tutti questi vecchi conti, in una azione politica generale del proletariato, sarebbero inevitabilmente presentati al sistema dominante. Una dimostrazione effimera del proletariato, uno sciopero in massa eseguito semplicemente per disciplina, sotto la guida di un Comitato direttivo, lascerebbe certamente indifferenti larghi strati popolari. Ma un’azione reale di lotta del proletariato industriale, nata da una situazione rivoluzionaria, vigorosa e senza riserve, influirebbe sugli strati più profondi e precisamente su tutti quelli che in tempi tranquilli e normali si tengono lontani dalla lotta sindacale quotidiana, mentre sarebbero trascinati in una violenta lotta economica generale.

Ma anche se ritorniamo alle truppe organizzate all’avanguardia del proletariato industriale in Germania, e teniamo presente quali scopi abbia la lotta economica oggi condotta dalla classe operaia russa, noi non troviamo che i più vecchi Sindacati della Germania abbiano di che riguardarli dall’alto in basso.

La rivendicazione più importante degli scioperi russi, la giornata di otto ore, non è davvero per il proletariato tedesco una quistione sorpassata, ma piuttosto un lontano ideale. Si può dire altrettanto della lotta contro il «Comando io» padronale, della lotta per l’introduzione dei Comitati operai nelle fabbriche, per l’abolizione del lavoro a cottimo, del lavoro a domicilio, per l’applicazione completa del riposo domenicale, per il riconoscimento del diritto di coalizione.

Ma che cosa dico? Guardando bene addentro, tutti gli scopi della lotta economica condotta dal proletariato russo sono di una vera attualità per il proletariato tedesco e concernono i veri lati dolorosi dell’esistenza operaia.

Ne risulta anzitutto che lo sciopero generale puramente politico che principalmente è preso per tema, non è per la Germania, come per altri paesi, che uno schema teorico senza vita. Se gli scioperi generali risultano naturalmente da un grande fermento rivoluzionario, come una risoluta lotta politica della classe operaia delle città, essi si trasformeranno, altrettanto naturalmente, in un periodo di lotte economiche elementari. I timori così dei capi sindacali che in un periodo di tempestose lotte politiche, in un periodo