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IL FISIOFILO.
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L’amatore della natura.
Me di fama non vago alti palagi
Che invidia il vulgo, d’ostro d’ôr lucenti
Di prenci albergo e di mordaci cure,
Non allettino: addio, cittadi; io lunge
Vivrò dal vostro strepito in solinghi
Luoghi sotteso umil tugurio, ostello
Da procelle sicuro, ove allo sguardo
Senza tumulto alcun queto e tranquillo
Le meraviglie sue m’offra natura.