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Pagina:Rosselli - Scritti politici e autobiografici, 1944.djvu/185

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che per fare la guerra bisogna essere in due. Francia e Inghilterra sono ben decise ad evitare ogni complicazione nella questione di Spagna. Di questa loro decisione profittano largamente i due fascismi che sembra quasi si propongano di misurare in via sperimentale le altrui capacità di sopportazione. Viene fatto di pensare ai colpi di spillo che si fanno sull’arto paralizzato per misurarne la sensibilità. Solo che in luogo di colpi di spillo si hanno duecento colpi di cannone calibro 203 mm. sparati su una povera città indifesa alle prime luci dell’alba.

Chi non vede il rapporto sempre più stretto esistente tra la volontà di pace degli uni e le provocazioni degli altri? Nella misura in cui gli uni non reagiscono, gli altri agiscono. Giuoco pericoloso da ogni punto di vista, giuoco mortale. Non è lontano il giorno in cui il pacifismo miope e gretto, perpetuamente oscillante tra i principii e l’interesse immediato, figlierà la catastrofe che travolgerà l’Europa.

Altri potrà meravigliarsi per quanto accade sulle coste della desolata eroica Spagna; non noi, che sempre denunciamo la sconcia commedia del non intervento, sboccata in questo assurdo controllo in cui una sezione intiera di controllori si compone di viaggiatori di frodo....

Come pretendere che i frodatori controllino? C’è un limite a tutto, perfino all’ipocrisia dei dittatori. Non si può pretendere da Mussolini l’obiettività nella questione di Spagna, quando in Spagna combatte una


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