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alle catene, perfino il desiderio di liberarsene;
amano il loro servaggio come i compagni d’Ulisse
amavano la loro stupidità1. Se vi sono
dunque schiavi per natura, gli è perchè sonvi
schiavi contro natura. La forza ha fatto i
primi schiavi, e la loro viltà li ha perpetuati.
Io non dissi niente nè del re Adamo, nè dell’imperatore Noè, padre di tre grandi monarchi che si divisero l’universo, come fecero i figli di Saturno da taluno scambiati per quelli. Spero che mi si saprà grado di questa mia moderazione; imperciocchè discendendo io direttamente da uno di quei principi e forse dal ramo primogenito, chi sa che verificando i titoli io non mi venissi a riconoscere il legittimo re del genere umano?
Checchè ne sia, non si può discrepare che Adamo sia stato sovrano del mondo come Robinson della sua isola fintantochè lo abitò egli solo, ed in quell’impero eravi questo di comodo, che il monarca sicuro del suo trono non aveva a paventare nè ribellione, nè guerre, nè cospiratori.