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isquittinio, ei non s’avvedeva che proponeva di cambiar la forma del governo.

Mi rimarrebbe a parlar del modo di dare e di raccogliere le voci nella assemblea del popolo; ma facendo la storia della romana polizia a questo riguardo spiegherò forse più sensibilmente tutte le massime che io potrei stabilire. Non è cosa indegna di un lettor giudizioso il vedere minutamente come si trattavano gli affari pubblici e particolari in un concilio di duecento mila uomini.

Cap. IV

Dei comizi romani.

Noi non abbiamo monumenti ben certi dei primi tempi di Roma, ed evvi anzi una grande probabilità, che la maggior parte delle cose che si spacciano, sul suo conto siano favole1, ed in generale la parte la più

  1. Il nome di Roma, che si vuole far derivare da Romolo, è parola greca che significa forza; greco pure è il nome di Numa che significa legge. Quale probabilità che i due primi re di quella città abbiano potuto anticipatamente nomi sì ben relativi a ciò che hanno fatto?