Pagina:Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu/190

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II.

La piccola Agnese non aveva mai avuto fortuna. Prima che nascesse, il babbo suo, già carico di famiglia, bestemmiava come un turco per quel nuovo peso che gli cascava addosso; i figliuoli ne tenevano il broncio alla madre, e mormoravano tra’ denti, ch’era una vecchia senza giudizio; e dopo, appena fu messa al mondo, continuarono i musi e i litigi perchè invece di una femmina avrebbero voluto un maschio. La povera mamma tremava di continuo a cagione della creaturina sua, e dovea tenerla nascosta, e per allattarla scappava lontana, o correva a rifugiarsi in qualche angolo buio della catapecchia, temendo sempre che gli uomini non gliela inghebbiassero, come minacciavano di fare, col sugo di bosco.

Poi, quando più tardi la piccina fu divezzata, non vollero che la donna se la portasse dietro