Pagina:Rubagotti-bovio-giordanobruno.djvu/54

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imperfetion in Dio; che il mondo è eterno et che sono infiniti mondi; et che Dio ne fa infiniti continuamante, perchè dice che vuole quanto che può, che Christo faceva miracoli apparenti et che era un mago et così gli appostoli et che a lui daria l’anima di far tanto et più di loro: che Christo mostrò di morir mal volentieri et che la fuggì quanto che puotè; che non vi è punitione di peccati et che le anime, create per opera della natura, passano d’un animai in un altro et che come nascono gli animali bruti di corrutione, così nascono anche gli huomini, quando doppo i diluvii ritornano a nasser.

» Ha mostrato dissegnar di voler farsi autor di nuova setta sotto nome di nuova filosofia ha detto che la Vergine non può aver partorito; et che la nostra fede catholicaè piena tutta di biastemie contro la maestà di Dio; che bisognerebbe levar la disputa et le entrate alli frati, perchè imbratano il mondo, chè sono tutti asini et che le nostre opinioni sono dottrine d’asini, che non habbiamo prova che la nostra fede meriti con Dio, et che il non far ad altri quello che non voressimo che fosse fatto a noi basta per ben vivere et che se ne aride di tutti gli altri peccati, et che si meraviglia come Dio supporti tante heresie, di catholici; dice di voler attendere all’arte divinatoria et che si vuol far correr dietro tutto il mondo; che S. Tommaso et tutti li dottori non hanno saputo niente a par di lui; et che chiariria tutti i primi teologhi del mondo che non sapriano