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atto quinto | 357 |
Cass. Ecco uno dei traditori.
Jago. Oh esecrabile assassino! oh scellerato!
(ferisce più volte Rodrigo)
Rodr. Ah infernale Jago! mostro d’inferno! oh! oh! oh!
Jago. Uccider gli uomini fra le tenebre!... Ove sono gli altri carnefici? Come tutto tace per la città!... Oh! all’omicidio! all’omicidio! Chi siete voi? uomini del bene o del male?
Lod. Dalle nostre azioni potete giudicarne.
Jago. Lodovico, signore?
Lod. Appunto, appunto.
Jago. Vi chieggo scusa... Cassio è qui assassinato.
Graz. Cassio?
Jago. Come va, fratello?
Cass. Mi mozzarono una gamba.
Jago. Iddio nol voglia!... Lumi, lumi, o signori...! voglio fasciarlo colla mia camicia... (entra Bianca)
Bianc. Che avvenne? oimè! chi gridava?
Jago. Chi è che gridava?
Bianc. Oh mio caro Cassio! mio buon Cassio! oh Cassio, Cassio, Cassio!
Jago. Ah scaltrita cortigiana!... Cassio, sapreste dire chi fossero coloro che vi conciarono in questo modo?
Cass. No.
Graz. Duolmi di trovarvi in tale stato: era venuto a cercarvi...
Jago. Datemi una benda... così... Oh avessimo ora una lettiga per trasportarlo!
Bianc. Oimè! egli vien meno... Oh Cassio, Cassio, Cassio!
Jago. Signori, temo che questa miserabile non abbia avuto parte nell’assassinio. — Coraggio, caro Cassio... Venite, fate lume, vi prego... Osserviamo chi sia costui... che veggo! oimè: il mio amico? il mio caro concittadino? il mio Rodrigo?... no, no... ah! sì, pur troppo! Oh cielo! Rodrigo!
Graz. Rodrigo da Venezia?
Jago. Appunto, signore: lo conoscevate voi?
Graz. Sì.
Jago. Il signor Graziano! Vi chieggo perdono se ho mancato al rispetto che vi debbo... Queste scene di sangue valgano a scusarmi.
Graz. Sono lieto di vedervi.
Jago. Come va ora Cassio?... Oh! una lettiga! una lettiga!
Graz. Rodrigo!
Jago. È desso, è desso!... (vien recata la lettiga) Ah! in buon