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150 enrico iv

vita, e pel Cielo la lascierò: se nol fo, di’ che sono un malandrino. Non sarà mai detto ch’io mi sia dannato per l’amore d’alcun figlio di re cristiano.

P. Enr. Messere, ove ruberemo una borsa stanotte?

Fal. Dove vorrai, garzone; ti terrò compagnia. Se questo non mantengo, chiamami codardo, e scherniscimi.

P. Enr. Veggo ora la bella ammenda. Come passasti sollecito dal pentimento al latrocinio.     (entra Poins, a qualche distanza)

Fal. In fede, Enrico, è la mia vocazione; nè si fa peccato allorchè si esercita il proprio mestiere. — Poins! — Ora sapremo se Gadshill ha imaginato un sollazzo. Oh se gli uomini non devono essere salvati, che per ragione del loro merito, qual tana d’inferno sarà abbastanza calda per costui? Quest’uomo è forse il maggior ribaldo, che mai gridasse ad un onest’uomo: fermati!

P. Enr. Buon giorno, Eduardo.

Poin. Buon giorno, caro Enrico. Che dice monsieur Rimorso? Che dice sir Giovanni Vino-e-Zucchero? Giovanni, in qual modo ti sei acconciato col diavolo rispetto alla tua anima, dopo avergliene venduta il venerdì santo scorso per un bicchier di Madera e una coscia di cappone?

P. Enr. Sir Giovanni non si è disdetto; il diavolo avrà buon giuoco; perocchè sir Giovanni non ha ancora fatto mentire alcun proverbio da che è in vita; e quindi darà a Satana ciò che gli spetta.

Poin. Eccoti dunque dannato, se attieni la tua parola.

P. Enr. Lo sarebbe stato del pari, ove avesse voluto ingannare il diavolo.

Poin. Ma, miei figli, figli miei, è dimani che bisogna andar alle quattro del mattino da Gadshill. Sonovi pellegrini che corrono a Cantorbery, onusti di ricche offerte, e mercatanti che cavalcano verso Londra con borse turgide. Ho provedute le maschere per tutti voi, non che i cavalli; Gadshill dorme questa sera a Rochester, dove ho già disposta la cena. Possiamo fare un mirabile colpo con tanta sicurezza, quanta ne abbiamo riposando nei nostri letti. Se volete venire, mi rendo guarante che le vostre borse si empiranno di scudi: se non volete, ristatevi qui per nulla fare, e il diavolo vi strozzi.

Fal. Ascoltatemi, Eduardo; s’io resto qui e non vado, vi farò appiccare per essere andato.

Poin. Affè! pietanza indigesta!

Fal. Vuoi tu andare, Enrico?