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Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1858, III-IV.djvu/611

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250 ENRICO IV


Fal. Ora viene il più dolce boccone della cena, e bisogna partir senza averlo assaggiato. (si ode battere al di fuori) Giungono altre persone? (rientra Bardolfo) Ebbene? Chi è adesso?

Bard. Convien che andiate tosto alla Corte, signore: molti capitani son giù che vi aspettano.

Fal. Paga i musici, garzone. (al paggio) Addio, ostessa; Addio Doll. — Voi vedete, mie buone fanciulle, come gli uomini di merito sono ricercati: l’infingardo può dormire intantochè l’uomo operoso è richiesto. Addio, fanciulle; se non son costretto a partir per le poste, vi rivedrò prima di andarmene.

Doll. Non posso parlare..... il mio cuore sta per fendersi..... amabile Giovanni, abbi cura di te.

Fal. Addio, addio.                                   (esce con Bard.)

Ost. Ebbene, addio: io ti ho conosciuto in questi ultimi ventinove anni e ti ho trovato sempre un uomo onesto e sincero..... addio, addio.

Bard. (dal di dentro) Mistress Tear-Sheet.....

Ost. Ebbene?

Bard. (dal di dentro) Dite a Mistress Tear-Sheet di venir dal mio padrone.

Ost. Ah corri, Doll, corri; corri, buona Doll.      (escono)