Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/178

Da Wikisource.

ATTO SECONDO 169

mini s’avanza Warwick, ed è accompagnato dal duca di York ch’egli acclama re per tutte le città che traversa: la folla gli vien dietro; apparecchiateri alla battaglia.

Cliff. Vorrei che Vostra Altezza si allontanasse dal campo; la regina ottiene miglior successo nelle vostre assenze.

Mar. Sì, mio buon lord, lasciateci alla nostra fortuna.

Enr. Ella è mia fortuna ancora; onde starò.

Nort. Siate adunque risoluto a combattere.

Prin. Mio augusto padre, animate questi nobili lórdi, e incoraggite quelli che pugnano in vostra difesa: sguainate la spada buon padre, gridando: San Giorgio!

(marcia. Entrano Eduardo, Giorgio, Riccardo, Warwick, Norfolk, Montague e soldati)

Ed. Spergiuro Enrico, vuoi tu inginocchiarti, e chieder grazia, ponendo il tuo diadema sopra il mio capo, o sperimentare le mortali vicende di una battaglia?

Mar. Va a garrire i tuoi favoriti, stolto e insolente giovine! Si addice egli a te l’essere così audace innanzi al tuo sovrano, al tuo legìttimo re?

Ed. In sono suo re, ed ei dovrebbe inchinarsi; erede io fui adottato con suo consentimento, ma dipoi egli ha violato quel che giurò; perocchè mi vien detto che voi... che siete re veramente, quantunque ei porti la corona..., lo abbiate indotto, in un nuovo atto del Parlamento, a cancellare il mio nome per sostituirvi quello del figliuol suo.

Cliff. E con ragione; chi dovrebbe succedere al padre se non il figlio?

Ricc. Sei tu qui, carnefice?... Oh io non posso parlare!

Cliff. Sì, mostruoso aborto, son qui per rispondere a te e ad ogni più superbo della tua schiatta.

Ricc. Fosti tu che uccidesti il fanciullo Rutland, non è così?

Cliff. Sì, ed anche il vecchio York, nè però mi tengo pago.

Ricc. Per amor di Dio, signori, date il segnale della battaglia!

War. Che dici tu, Enrico, vuoi ceder la corona?

Mar. Osi così parlare, insolente Warwick? Quando ci incontrammo l’ultima volta a Sant’Albano le gambe ti giovarono meglio delle braccia.

War. Allora toccava a me a fuggire, come ora tocca a voi.

Cliff. Dicesti lo stesso anche prima dell’ultimo scontro, e nullameno fuggisti.

War. Non fu il vostro valore, Clifford, che mi cacciò.