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ATTO QUARTO 369

E s’ei non poteva saziarsi di ricchezze, era almeno generoso e splendido come un principe, e ne porto la testimonianza di qnei due figli gemelli della scienza, ch’egli ha innalzati, Ipswick e Oxford, di cui l’uno è caduto con lui; l’altro, sebbene imperfetto ancora, è nondimeno già sì celebre, sì ricco in tutte le discipline, A rapido ne’ suoi avanzamenti, che la cristianità non cesserà di esaltare il merito del suo illustre fondatore. — La sua felicità non è nata che dalla sua rovina; avvegnachè non è che in questo ultimo stato ch’egli ha imparato a conoscersi, e che ha scoperto il prezioso bene di esser piccolo e oscuro. Per coronare poi la sua vecchiezza con una gloria più grande di quella che gli uomini possono dare, egli è morto nel timore di Dio.

Cat. Dopo la mia morte non desidero altro araldo, altro panegirista delle mie azioni in vita, per salvare in tutta la sua interezza il mio onore, che un nomo così onesto come lo è Griffith. Colla santità de’ tuoi discorsi e colla tua moderazione tu mi hai fatto onorare quegli che io più odiava. Pace sia con lui! Mia cara donna, stammi vicino. Più anche, te ne prego: per lungo tempo non t’infesterò. — Buon Griffith, di’ ai musici di sonare quell’aria malinconica che ho intitolata mia squilla funebre, intantochè qui seduta, io mediterò sull’armonia dei concenti celesti che udirò fra breve. (si ode una musica lenta e solenne)

Griff. Ella si è addormentata: buona fanciulla, assidiamoci in silenzio per non la risvegliare. (una visione. Entrano uno dopo l’altro sei personaggi vestiti di bianco portanti sulle loro teste ghirlande d’alloro e maschere d’oro sui volti, con rami d’alloro o di palma nelle mani. Essi si avvicinano alla regina, la salutano, quindi danzano; e in alcune mostre due di essi le sospendono sulla testa un serto, mentre gli altri quattro con riverenza se le inchinano. Dai due primi il serto passa agli altri che li seguono, e si ripete la medesima cerimonia: così fino agli ultimi. Poi si vede la regina come ispirata, dar segni di gioia, ed alzar le mani al Cielo. Allora gli spiriti svaniscono, danzando e recando lungi la corona. La musica continua sempre)

Cat. (svegliandosi) Spiriti di pace, ove siete? svaniste tutti? E per abbandonarmi a questa vita miserabile?

Griff. Signora, eccoci al vostro fianco.

Cat. Non siete voi ch’io chiamo; non vedeste entrare alcuno qui mentre io dormivo?

Griff. Alcuno, signora.