Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/492

Da Wikisource.
93 ATTO SECONDO


Ben. Oh Dio! quest’è, signore, un piatto che non mi piace; non so sostenere la lingua di quella donzella. (esce)

D. Pedro. Venite, signora, venite; voi avete perduto il cuore del signor Benedick.

Beat . Affè, ei me lo prestò per un tempo, ed io gliene diedi il frutto, pagando un cuor doppio per un semplice. Ei mi guadagnò poi il suo cuore con falsi dadi, e perciò Vostra Grazia ben dice ch’io l’ho perduto.

D. Pedro. Lo avete atterrato, donzella, l’avete atterrato.

Beat . Così non vorrei ch’egli avesse fatto con me, signore, per tema ch’io non divenissi madre d’una nidiata di stolti. Vi conduco il conte Claudio, che mi diceste di cercare.

D. Pedro. Ebbene, conte, perchè siete sì mesto?

Claud. Non son mesto, signore.

D. Pedro. Che dunque? Infermo?

Claud. Neppure.

Beat . Il conte non è nè tristo, nè malato, nè lieto, nè in buon essere; ma, civil conte, civile voi siete come un arancio, e avete qualche po’ della sua delicata complessione.

D. Pedro. In verità, signora, credo il vostro Blasone fedele; quantunque, se Claudio è tale, giurerei che i suoi sospetti sono ingiusti. Io ho amoreggiato in tuo nome, Claudio, e la bella Ero è presa: aperto mi sono con suo padre, e il di lui assentimento ottenuto: ferma dunque il giorno del matrimonio, e Iddio ti faccia lieto!

Leon. Conte, ricevete mia figlia dalla mia mano, e con lei le mie ricchezze: Sua Grazia ha fatto l’accordo, e tutti dicono amen.

Beat . Parlate, conte, tocca ora a voi.

Claud. Il silenzio è l’interprete più perfetto della gioia: sarei poco felice se potessi dire quanto lo sono. — Signora (a Ero) come voi siete mia io son vostro: a voi mi consacro intero; e sospiro pel cambio dei nostri cuori.

Beat . Parlate, cugina; o se nol potete, chiudetegli la bocca con un bacio, e nol lasciate proseguire.

D. Pedro. In verità, donzella, voi siete ben allegra.

Beat . Sì, signore, e ne ringrazio la sorte. — Ma mirate mia cugina che gli dice all’orecchio ch’ei sta nel di lei cuore.

Claud. Ed è infatti quello ch’ella mi dice, cugina.

Beat. Buon Dio, ecco un novello vincolo! Così fa ognuno in questo mondo fuori di me: io potrei assidermi in un angolo, e gridare: oimè! per pietà un marito!

D. Pedro. Amabile Beatrice, ve ne troverò uno.