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100 MOLTO STREPITO PER NULLA


D. Pedro. Se di ciò fosse capace, sarebbe carità lo appiccarlo. Ell’è un’eccellente fanciulla, e di virtù immacolata.

Claud. Oltre ciò molto savia.

D. Pedro. In tutto però, fuorchè nell’amare Benedick.

Leon. Oh signore! quando la saggezza e la natura combattono in un così tenero corpo, abbiam dieci prove contro una che la natura otterrà vittoria. Me ne dolgo per lei, e ne ho giusta cagione, essendole zio e tutore.

D. Pedro. Vorrei ch’ella avesse posto il suo amore in me: scacciato avrei ogni altro rispetto, e l’avrei fatta mia sposa. Ve ne prego, dite ciò a Benedick, e udite quel che risponde.

Leon. Credete ciò bene?

Claud. Ero pensa che sua cugina morrà sicuramente: perocchè Beatrice afferma che morrà se Benedick non l’ama, e morrà prima di fargli conoscere il suo amore. Se anche ei la corteggiasse ella morrebbe, prima che rimettere un’ombra della sua alterezza.

D. Pedro. Ha ragione; s’ei l’udisse mai dichiararle il suo amore son sicuro che la sprezzerebbe. Voi lo conoscete; e sapete quanto sia orgoglioso.

Claud. È però un bel giovine.

D. Pedro. Ha un bell’esteriore, non vuol negarsi.

Claud. Ed è anche savio, giurerei.

D. Pedro. Talvolta scaturiscono da lui scintille d’ingegno.

Leon. E prode dev’essere.

D. Pedro. Come Ettore, ve ne fo fede: e nel trattar le contese lo potete chiamar savio; perocchè o le evita con discrezione, o le maneggia colla più cristiana prudenza.

Leon. S’egli teme Dio, bisogna che necessariamente ami la pace; se deve ripudiare la pace, forza è che entri con dolore nelle contese.

D. Pedro. Così fa perocchè paventa il Signore, quantunque ciò non si dica udendo i suoi epigrammi. Me ne duole per vostra nipote. Andremo da Benedick per dichiarargli il di lei amore?

Claud. Non gliene dite nulla, signore. Lasciamo ch’ella obblii tal passione nel suo silenzio.

Leon. Ciò è impossibile, il cuore le scoppierebbe innanzi.

D. Pedro. Ebbene, aspettiamo che vostra figlia ci riveli qualcosa di più; e lasciam per ora attiepidir questo fuoco. Io amo Benedick, e desidererei che, esaminando modestamente se stesso, ei conoscesse quanto è indegno di sì bella compagna.

Leon. Signore, volete entrare? Il pranzo è pronto.