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122 MOLTO STREPITO PER NULLA

la calunnia in rimorso, che è di già un bene; nè qui solo starà tutto il frutto ch’io ne spero. Morta, come noi dobbiamo dichiararla, nel momento stesso in cui si vide accusata, ella sarà dolorata, pianta, scusata da tutti coloro che sapranno la sua sorte: perocchè tale è la natura dell’uomo. Quello che noi abbiamo, nol stimiamo mai, finchè è in poter nostro; ma s’ei ci manca, ne amplifichiamo il valore, e vi discopriamo mille virtù che il possedimento non ci mostrava. Questo avverrà per Claudio. Allorchè saprà che essa fu spenta dalle sue parole, l’imagine di Ero s’insinuerà dolcemente fra le sue meditazioni; e ogni vezzo della di lei persona si offrirà alla sua mente più puro di quando ei realmente li vedeva. Allora piangerà, se mai l’amore si fece sentire a1 suo cuore, e desidererà di non averla accusata, quand’anche credesse alla verità dell’accusa. Lasciamo che tal momento giunga, e siate certo che l’effetto sarà più lieto di quello ch’io potrei congetturare. Se poi anche tutta la mia previdenza dovesse andare smentita, la supposta morte della vostra figlia dissiperà il romore della sua vergogna, e voi potrete usare del rimedio più conveniente alla sua lesa riputazione, consacrandola alla vita del chiostro, lungi da tutti gli sguardi, e dalle lingue malediche, lungi dai rimproveri e dalla ricordanza degli uomini.

Ben. Signor Leonato, deferite all’avviso di questo religioso. Sebbene voi conosciate la mia prevenzione e il mio zelo pel nostro principe e per Claudio, attesto l’onore, che mi comporterò in questa bisogna con tanta discrezione e integrità, quanta la vostra anima ne spiegherebbe per gl’interessi del vostro corpo.

Leon. Fra le onde di dolore in cui nuoto, il filo più fragile può condurmi.

Il Frate. Il vostro assentimento è saggio: usciamo di qui senza indugi: ai mali estremi estremi rimedii abbisognano. — Venite, donzella; morite per vivere: le vostre nozze non son forse che aggiornate; siate paziente nel soffrire

(esce con Ero e Leon.)

Ben. Beatrice, avete voi pianto finora?

Beat. Sì, e piangerò anche di più.

Ben. Questo io non desidero.

Beat. Non avete alcuna ragione per addolorarvi del mio pianto: esso sgorga libero.

Ben. Da senno io credo che la vostra vaga cugina sia oltraggiata.

Beat . Ah! quanto meriterebbe da me l’uomo che le facesse giustizia.

Ben. Vi è qualche mezzo di compiacervi?