Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/671

Da Wikisource.
272 TROILO E CRESSIDA


Diom. Il grido è, che Ettore fa ucciso da Achille.

Aj. Se anche ciò fosse, non ne meni egli gran vanto, perchè Ettore era un guerriero prode al pari di lui.

Ag. Avanziamoci a passi lenti. Vada qualcuno a pregar Achille di venir da noi. Poichè gli Dei ci hanno dimostrato il loro favore colla morte di Ettore, la gran Troja è nostra, e le nostre sanguinose guerre sono compite. (escono)

SCENA XI.

Un’altra parte del campo.

Entra Enea con alquanti Trojani.

En. Fermatevi: siam signori del campo: non ritorniamo fra le mura; passiam qui la notte. (entra Troilo)

Troil. Ettore è ucciso.

Tutti. Ettore? Gli Dei nol vogliano.

Troil. Egli è morto, è legato alla coda dei cavalli del suo uccisore, e viene trascinato come il più vile degli animali per le pianure. Cielo, afforza il tuo sdegno, e compi la tua vendetta! Assidetevi, o Dei, sui vostri troni, e atterrate Troja, ve ne supplico: mostrate la vostra demenza nella rapidità dei nostri disastri, e non aggiornate la nostra inevitabile distruzione.

En. Signore, voi ci contristate.

Troil. Poichè mi parlate così, non bene mi intendete. Io non dico di fuggire, o di temere la morte, ma disprezzo invece tutti i pericoli, e tutti i mali di cui ci minacciano gli uomini e i Numi. Ettore più non è! Chi lo dirà a Priamo, o ad Ecuha? Quei che vorrà essere riguardato come l’augello più sinistro o più odioso, vada in Troja, e vi annunzi che Ettore è spento! Tal annunzio muterà Priamo in sasso, e le spose e le fanciulle in fontane, o come Niobe, in fredde statue, e immergerà la patria intera nella costernazione. Ma andiamo, Ettore è spento, e null’altro rimane a dire. — Infami tende erette sulle pianure della Frigia, appena Titano si alzi, io in tutte voi penetrerò. E tu, Achille gigante vile, non potrai sottrarti al mio braccio; io ti investirò, come una coscienza colpevole che crea tanti spettri quanti pensieri accoglie la mente. Date il segnale della marcia verso Troja: coraggio: la speranza della vendetta coprirà gl’interni nostri dolori. (Enea esce coi Trojani; mentre Troilo pure sta per escire, viene da un’altra parte Pandaro)

Pan. Ma udite, udite!