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Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, VII.djvu/157

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148 MISURA PER MISURA

ufficiale farebbe rintronar il suo firmamento, e non si udirebbero che scrosci perpetui. — Cielo misericordioso, tu atterrerai piuttosto la quercia nodosa, che l’umile mirto; ma l’uomo superbo, rivestito d’un’autorità passeggiera, che non sa che cosa sia neppure la sua esistenza, si compiace a dimostrare il suo furore e a turbare la pace degli angeli. Pietà, pietà!

Luc. Incalzatelo, incalzatelo, fanciulla, egli s’addolcirà. Mi par già che si commuova.

Prev. Preghiamo il Cielo che sia vero.

Is. Noi non possiamo mai vedere un nostro eguale, nel nostro simile; i grandi hanno il privilegio di celiare coi santi stessi, e ciò chiamasi in essi spirito: nei loro inferiori poi sarebbe una profanazione degna del supplizio.

Luc. Siete nella buona via, fanciulla: continuate.

Is. Un motto lepido di un generale diventa una bestemmia nella bocca di un soldato comune.

Luc. Dove ha ella apparate tutte queste sentenze! Coraggio, continuate.

Ang. Cosa significano queste vostre comparazioni?

Is. Null’altro senonchè l’autorità, quantunque soggetta ad errare come ogni altra cosa, ha in sè una specie di rimedio, che cicatrizza e racchiude la piaga. Discendete nel vostro seno; battete alla porta della vostra coscienza, e chiedete al vostro cuore s’egli ha commesso nessun fallo che somigli a quello di mio fratello. Se confessa che vi è in lui una tendenza almeno a commetterne, non faccia più udire dalla vostra bocca parole di morte.

Ang. (a parte) A misura che essa parla, le sue savie riflessioni suscitano nuove idee nella mia mente. — (a Is.) Vi lascio.

Is. Caro signore, non vi allontanate.

Ang. Penserò a quello che mi avete detto. Tornate dimani.

Is. Degnatevi udire con quali mezzi io voglio corrompervi, mio buon signore.

Ang. Come, corrompermi?

Is. Sì, con doni che il Cielo dividerà con voi.

Luc. Sta; altrimenti avreste tutto guastato.

Is. Non è con monete di puro oro, nè con pietre preziose, che sono ricche o povere, secondo il valore che loro congiunge la moda; ma con virtuose preghiere che s’innalzeranno verso il Cielo, e colà penetreranno prima che il sole si alzi; con preghiere addirizzate da anime pure, da giovani vergini, consacrate a tutte le privazioni, i di cui cuori non son rivolti che ad oggetti immortali.