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ATTO SECONDO | 209 |
Sim. Chi è questo primo che ne è venuto dinanzi?
Tais. Un cavaliere di Sparta, mio illustre genitore, la cui divisa è un nero Etiope, che tende le mani al sole, col motto: lux tua, vita mihi!
Sim. Molto v’amerà chi crede aver vita da voi. (passa un altro cavaliere) Chi è questo secondo?
Tais. Un principe di Macedonia, mio real padre, che ha per istemma un cavaliere armato, che si lascia vincere da una donzella. La sua divisa è in ispagnuolo: più per dulçura que per fuerça. (passa un terzo cavaliere)
Sim. E quest’altro chi è?
Tais. Uno d’Antiochia, con una ghirlanda, intorno a cui stanno scritte queste parole: Me pompæ provexit apex. (passa il quarto cavaliere)
Sim. Il quarto che ha?
Tais. Una torcia ardente capovolta col detto: Quod me alit, me extinguit.
Sim. Lo che dichiara che la bellezza ha su di lui potere bastante per infiammarlo e per farlo morire. (passa il quinto cavaliere)
Tais. Il quinto è cinto di nubi e ha un pomo d’oro assoggettato al tocco d’una calamita: il suo motto è: sic spectanda fides. (passa il sesto cavaliere)
Sim. E qual’è quest’ultimo che mostra con tanta cortesia il suo scudo?
Tais. Sembra uno straniero, ed ha una fronda verde con queste sole parole: in hac spe vivo.
Sim. Detto assai conveniente allo stato di sconforto in cui sembra. Ei spera di rifiorire le sue fortune col mezzo vostro.
1° Sign. Gli occorrerebbe più valore che il suo esterno non ne dimostra, perchè da quel che se ne vede, sembra aver trattato più spesso la frusta che la lancia.
2° Sign. Dev’essere certo uno straniero, poichè viene abbigliato stranamente a questa giostra.
3° Sign. Ma fors’ei lasciò arrugginire di proposito le sue armi, affidando ai colpi di questo dì la cura di rendergliele terse di nuovo.
Sim. Le induzioni son folli, temerarii i giudizii che dall’esteriore d’un uomo vogliono farci argomentarne l’interno. Ma ora che tutti i cavalieri son giunti, noi andremo ad assistere allo spettacolo. (escono; dopo un po’ di tempo s’odono alte grida, acclamano vincitore il sesto cavaliere)