Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, VII.djvu/356

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ATTO QUINTO 347


Aut. So che voi siete nato ora gentiluomo.

Cl. Ero gentiluomo prima di mio padre, perchè il figlio del re mi prese per mano, e mi chiamò fratello, e poscia i due re appellarono mio padre fratello, e poscia il principe mio fratello, e la principessa mia sorella, han chiamato mio padre padre loro, cosicchè ci siam posti tutti a piangere, e versate io ho le mie prime lagrime da gentiluomo.

Aut. Vi scongiuro, signore, di perdonarmi tutti i miei falli, e di volermi raccomandare al principe mio padrone.

Past. Fàllo, figliuolo; i grandi debbono essere generosi.

Cl. Ti emenderai tu?

Aut. Sì, se così piace a Vostra Signoria.

Cl. Dammi la tua mano, e giurerò al principe che sei il più onest’uomo della Boemia.

Past. Glielo potrai dire, ma non giurare.

Cl. Sì, non giurerò più, ora che son gentiluomo.

Past. Ma se poi dicessi una cosa non vera, figliuolo?

Cl. Foss’ella falsa come l’onda, un gentiluomo la potrebbe far sempre divenir vera. Sì, dirò al principe che tu sei un valent’uomo, sebben sappia che nol sii: ma bisogna che tu intenda a divenirlo.

Aut. Farò ogni sforzo a tale effetto, grazioso signore.

Cl. Sforzati, sforzati di divenire onesto, quantunque sia opera assai ardua. Ascolta; i re e i principi nostri parenti sono andati a vedere il ritratto della regina: seguine, e noi ti proteggeremo. (escono)

SCENA III.

La stessa. — Una stanza nella casa di Paolina.

Entrano Leonte, Polissene, Florizel, Perdita, Camillo, Paolina, Signori e seguito.

Leon. Oh buona e saggia Paolina! qual consolazione ho ricevuta da voi.

Paol. Mio sovrano, se i miei sforzi non son stati sempre felici, le mie intenzioni furono sempre oneste. Quanto ai miei servigii, voi me gli avete ben pagati, ma l’onore che m’avete fatto degnandovi di visitare la mia umile casa insieme col vostro fratello coronato, e con questa coppia d’eredi dei vostri regni, accresce all’infinito i vostri beneficii, di cui nel corso della più lunga vita non potrei abbastanza ringraziarvi.