Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, VII.djvu/41

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Ol. Vedrete quale scelta di vocaboli, e quale facilità. «La stimabile principessa ha ferito un capriuolo, un capriuolo ha ferito la stimabile principessa. I cani hanno latrato dietro all’irata bestia; ma al dardo di una Dea qual bestia si può sottrar!»

Nat. Raro talento!

Dull. Se il talento è un artiglio, a dovere esso squarcia, a dovere.

Ol. È un dono che possiedo semplice, semplicissimo; uno spirito fantastico, pieno di forme, di figure, di oggetti, di idee, di apprensioni, di movimenti, di rivoluzioni: ingenerate esse sono nel ventricolo della memoria, e nutrite nel seno della pia mater: di qui vengono date in luce dalla maturità dell’occasione. Ma tal talento è buono in chi lo possiede acuto, e ringrazio il Cielo che me lo ha dato.

Nat. Signore, lodo Dio per voi, e i miei parrocchiani potrebbero fare altrettanto, perchè mercè vostra i loro figli sono bene educati, e profittano grandemente le loro figliuole. Voi siete un buon membro della repubblica.

Ol. Mehercule, se i loro figli sono ingegnosi, non mancheran d’istruzione: se le loro figlie hanno capacità, io saprò riempirla: ma vir sapit qui pauca loquitur: un’anima femminina ci vien incontro? (entrano Giacometta e Costard)

Giac. Dio vi dia il buon giorno, signor parroco.

Ol. Parroco! E se a lui toccano i saluti, che cosa toccherà al maestro?

Cost. Forse qualche bastonata.

Ol. Le bastonate al maestro? Pensiero giocondo escito da una zolla! Anche la selce ha la sua scintilla, come il maiale ha il suo grugnito. Bene stà, bene stà.

Giac. Mio buono signor curato, fatemi la grazia di legger questa lettera che mi fu data da Costard, e inviatami da Don Armado. Ve ne prego, leggetela.

Ol. Fauste precor gelida quando pecus omne sub umbra, Ruminat..... e così via di seguito. Ahi, buon vecchio Mantovano! Io posso dire di te come il viaggiatore di Venezia:

Vinegia, Vinegia,
Chi no te vede
Ei no te pregia.

Vecchio Mantovano! Vecchio Mantovano, chi non ti intende non ti ama. — Ut, Re, Sol, La, Mi Fa. — Con vostra licenza, signori, che cosa dice quella lettera? piuttosto, come Orazio si esprime: qual suona il verso?